Protesi conometrica
Quando un paziente richiede una riabilitazione protesica perché molti o tutti i denti di una o entrambe le arcate sono andati perduti, l’obiettivo del dentista è quello di fornire una soluzione fissa.
La protesi fissa è in antitesi con la protesi mobile, che per definizione è libera nel cavo orale (protesi mobile totale o dentiera, oppure ancorata ai denti residui con vari dispositivi come ganci o attacchi).
Da quando esistono gli impianti, la protesi mobile ha perso molto terreno. Ma gli inconvenienti legati alle patologie dei pilastri di sostegno delle protesi, siano essi naturali (denti) o artificiali (impianti) hanno messo l’Odontoiatra e il paziente difronte alla difficoltà della gestione, anche economica, di tali complicanze.
Esiste, oltre alla cementazione e all’avvitamento, un terzo modo per stabilizzare una protesi fissa: l’attrito.
La protesi conometrica, ideata da K.H. KOERBER a cavallo tra gli anni 50 e 60 del secolo scorso, è la massima espressione nel campo delle protesi che sfruttano il principio di accoppiamento telescopico, altrimenti dette protesi sovrapposte.
La protesi conometrica sfrutta il principio fisico dell’accoppiamento conico, molto usato in meccanica, e consente al paziente di avere una protesi assolutamente fissa, che non si muove masticando. Al tempo stesso essa è facilmente rimovibile in qualsiasi momento della giornata per facilitare l’igiene domiciliare.
Oltre agli enormi vantaggi nel campo della pulizia, ne esistono molto altri che posso essere così elencati:
- È l’unica protesi che consente di collegare denti naturali e impianti
- È l’unica protesi che permette d’intervenire facilmente sui pilastri e che non deve essere cambiata anche in caso di perdita di qualche dente o impianto
- Riduce di moltissimo la necessità di effettuare complicati, dolorosi e costosi interventi di chirurgia prepotesica
- È la protesi ideale per la terza e la quarta età, perché è gestibile anche da terzi per l’igiene, pur dando un confort masticatorio e occlusale all’anziano.
Nell’ottica della durata nel tempo, anche per la sua facilità di riparazione, è economicamente vincente nei confronti di qualsiasi altra tipologia di protesi fissa.