Odontoiatria neuro focale
Il concetto di Odontoiatria Neuro Focale nasce in Germania nel 1958 su proposta del medico dentista Hernst ADLER, di origine tedesca ma vissuto in Catalogna, durante un Congresso Karlsruhe di Terapia Neurale.
Il suo intento era quello di coniugare il concetto di focalità con quello di Terapia Neurale, che sfociano nella definizione di campo di disturbo o campo interferente.
La bocca viene vista come un campo di ricerca delle focalità perturbanti che attraverso l’enorme rete del sistema nervoso autonomo possono avere riverbero in qualunque parte del corpo.
Ne consegue che la cavità orale non viene considerata un organo isolato, bensì fortemente correlato con l’insieme dell’organismo.
Esistono documenti storici, da Ippocrate in poi, che confermano il collegamento tra patologie, focalità dentarie e orali con malattie di altri organi.
L’odontoiatria neuro focale non è dogmatica e non è una metodica esoterica; il principio che la sorregge è il campo interferente, o di disturbo, per quel dato paziente e in quel preciso momento.
L’Odontoiatria Neuro Focale non demonizza alcuna tecnica tradizionale della Odontoiatria classica (conservativa, endodonzia, chirurgia orale, implantologia, protesi, parodontologia, ortodonzia, ecc), solo ne considera gli aspetti migliori per quel determinato paziente, in quel determinato periodo della sua storia di vita.
Al dentista neuro focale si richiede una buona conoscenza della medicina per potersi interfacciare consapevolmente con il medico curante del paziente.